Ambrosino è il nome di alcune monete coniate a Milano nel medioevo.
Ambrosino d’argento
L’ambrosino d’argento fu emesso dal comune durante la prima repubblica, dal 1250 al 1310.[1][2]
Furono coniate diverse pezzature
- ambrosino piccolo, del valore di un soldo di terzuoli.
- ambrosino grosso, del valore di un soldo e mezzo (peso di 2,8 g di argento fine).
- ambrosino grandissimo: del valore di 4 soldi. Portava l’immagine di san Gervasio e san Protasio. Fu emesso nel 1311.
Anche durante la Repubblica Ambrosiana (1447-1450) fu coniato un grosso con questo nome dal peso di 2,3 grammi.[1][2]
Ambrosino d’oro
L’Ambrosino d’oro fu l’equivalente milanese del fiorino battuto dalla prima repubblica (1250-1310). Portava l’immagine di san Gervasio e san Protasio.[1][2]
Oltre all’ambrosino furono coniati anche il Mezzo ambrosino. Al dritto era rappresentato Sant’Ambrogio e al rovescio la lettera M in stile gotico.
Un altro ambrosino d’oro fu emesso anche durante la Repubblica Ambrosiana del 1447-1450.[1][2]
Prima Republica

SCS AM-BROSIV’, Sant’Ambrogio in trono di fronte, con bastone pastorale.
Ambrosino, o grosso da 8 denarii (2,90 g).
Torcoli e Castelloti pg. 30, 3; cf. Biaggi 1425.

Ambrosino piccolo (20mm, 2,10 g)
CNI V pg. 59, 25; Biaggi 1427.