La mazza ferrata (clava ferrea in latino), fu la mazza da guerra evoluta dalle civiltà dell’Antichità, ottenuta applicando delle componenti aggiuntive di rinforzo in metallo (inizialmente rame o bronzo e solo successivamente ferro) e non più in semplice pietra, al corpo ligneo della clava. Non va confusa con la mazza chiodata, tipica del Medioevo, che ha invece come caratteristica distintiva la presenza di protuberanze acuminate (fond.chiodi) atte a rendere più mortifero l’impatto della “testa” dell’arma contro l’avversario.
Etimologia
Il vocabolo di lingua latina clava ferrea, assente nel vocabolario latino classico, compare nei documenti europei del Medioevo a partire dal XIII secolo, quando cioè l’uso della mazza d’armi si diffuse capillarmente tra i milites.
Storia
Origini
Durante l’Età del bronzo l’estremità contundente della mazza, come già la lama del pugnale, iniziò ad essere realizzata non più in semplice pietra (teste in alabastro erano molto diffuse per le mazze degli antichi egizi) ma in metallo. Il faraone Amenhotep II (ca. 1427-1400 a.C.), noto per le sue doti guerriere, uccise in singolar tenzone sette principi ribelli di Siria usando la sua mazza[1].
Sui campi di battaglia dell’Antichità, almeno sino all’Età del Ferro, mazze con la testa in pietra e con la testa in bronzo convissero per diversi secoli. La successiva diffusione, nel Mediterraneo, del modello militare oplitico inventato dai greci ridusse sensibilmente il bacino d’utenza della mazza quale arma risolutiva negli scontri: basato su movimenti coordinati tra fanti, armati con lancia e spadacorta per precisi colpi di punta, l’approccio tattico degli opliti non permetteva la libertà di ampi movimenti necessari all’uso efficace di armi quali la mazza o l’ascia da battaglia. Il successivo affermarsi del modello manipolare romano confermò la scelta degli occidentali di prediligere armi diverse alla mazza.
Ai margini del mondo classico, sia prima che dopo l’unificazione operata dall’impero di Alessandro Magno, la mazza restò invece arma d’elezione per le sempre più specializzate forze di cavalleria deinomadi della steppa euro-asiatica (es. Sciti e Sarmati) e dell’Impero persiano. Studi recenti hanno confermato che, presso gli sciti, la sagaris, semplicisticamente considerata l’archetipo della scure d’arcione, fosse in realtà non un’arma specifica ma una famiglia di armi immanicate con astile ligneo e testa metallica comprendente scuri, picchi e mazze d’armi. Una pesante mazza ferrata era arma di predilezione del cavaliere catafratto partico e del successivo clibanario sasanide[2].
Medioevo
Nel corso dell’Alto Medioevo, i continui scontri e contatti con l’Impero sasanide diffusero l’uso della mazza ferrata tra le forze di cavalleria dei bizantini e dei musulmani:
- Impadronitisi dell’Iran sconfiggendo i sasanidi, gli arabi attinsero a piene mani dalla cultura degli sconfitti, specialmente in campo bellico. Il poema epico Shahnameh, opera del persiano Ferdowsiscritta intorno all’Anno Mille, parla ampiamente di cavalleria musulmana ormai armata alla sasanide, con mazze ferrate[3].
- Nell’Impero bizantino, il cui esercito comprendeva forze di cavalleria catafratta, la mazza ferrata entrò in uso sin dal IX secolo e venne chiamata bardoukion o matzoukion [4]. Il manuale militare costantinopolitano del X secolo noto come Sylloge Tacticorum (συλλογὴ τακτικῶν) tratta ampiamente dell’uso della mazza ferrata, sia come arma da mischia per il cavaliere (veniva portata in un’apposita sacca di cuoio assicurata alla sella) che come arma da lancio.
Da Costantinopoli, l’uso della mazza ferrata si diffuse tra gli slavi dell’Europa Orientale e, seppur in minor misura, nei centri di potere dell’Europa franca. Così, mentre da un lato i russi di Kievsvilupparono a partire dal XII secolo il pernach[5], la prima mazza con testa a flange metalliche su astile ligneo[6], l’arazzo di Bayeux (XI secolo) ci mostra una mazza ferrata scagliata come proiettile contro un cavaliere normanno.
Informazioni su Mazza Ferrata
Tipo | Mazza |
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Origine | Europa![]() ![]() |
Descrizione | |
Tipo di lama | metallica |
Tipo di manico | in legno o, più raramente, in metallo |