l Mare dei Ciukci in russo: Чукотское море[?] è un mare marginale dell’Oceano Artico, compreso fra la Penisola dei Ciukci e l’Alaska e prende il nome dai Ciukci, popolazione autoctona. Questo mare mette in comunicazione il Mare di Bering con l’Oceano Pacifico. È limitato dall’Isola di Wrangel ad ovest e dal Mare di Beaufort ad est. Il porto principale è Uelen.
Geografia
Il Mare dei Ciukci ricopre una area di 595000 km² (230000 mi²) ed è navigabile solo 4 mesi all’anno durante la breve estate artica. Il rilievo montuoso principale sul fondale del Mare dei Ciukci è dato dal Hope Basin, che misura una lunghezza di 700 chilometri e si estende a nordest fino al Herald Arch. Il mare non particolarmente profondo ha una profondità media che si aggira intorno ai 50 metri. Rispetto a molti altri mari, il Mare dei Ciukci vanta pochissime isole. Le uniche isole esistenti nel Mare dei Ciukci si trovano lungo la costa con la Siberia.
Il Mare dei Ciukci prende il suo nome dalla popolazione indigena dei Ciukci che abitano i territori della Penisola dei Ciukci, che tradizionalmente vivevano di pesca di caccia e di caccia alle balene.
I fiumi che si riversano dalle coste del Alaska nel Mare dei Ciukci sono il Kivalina River, il Kobuk, il Kokolik, il Kukpowruk, il Kukpuk, il Noatak, l’Utukok, il Pitmegea ed il Wulik, mentre dalle coste della Siberia si riversano il Amguyema, il Ioniveyem, ed il Chegitun.
Storia
Una delle prime imbarcazioni ad avventurarsi nelle acque del Mare dei Ciukci fu un’imbarcazione di nome Vega che sotto il comando di Adolf Erik Nordenskjöld riuscì a compiere l’intera circumnavigazione del Nord America attraverso il Passaggio a nord-ovest. Il 28 settembre 1878 però l’imbarcazione Vega rimase bloccata nei ghiacci del Mare dei Ciukci. Nonostante l’imbarcazione si trovasse a pochi chilometri dalla terraferma, l’equipaggio non fu in grado di raggiungerla e dovette passare l’inverno artico a bordo della Vega. Solo l’anno seguente, con l’arrivo dell’estate, la Vega poté attraversare lo Stretto di Bering e completare il proprio viaggio.
Meno fortunata fu invece la spedizione che salpò a bordo del Karluk nell’intento di esplorare il Mare dei Ciukci. Nel 1913, dopo che il capo spedizione Vilhjalmur Stefansson e in seguito anche l’intero equipaggio avevano abbandonato il Karluk, l’imbarcazione ormai alla deriva affondò nei pressi di Herald Island dopo una collisione con un Iceberg. I superstiti della spedizione riuscirono a raggiungere Wrangel Island, dove privi di viveri e rifornimenti si trovarono in una situazione disperata. Il capitano Robert Bartlett cercò quindi assieme a Kataktovik, un Inuit che faceva parte della spedizione, di attraversare il Mare dei Ciukci ghiacciato a piedi nel mezzo dell’inverno artico per cercare aiuto. Dopo aver raggiunto Cape Vankarem sulla costa del Čukotka il 15 aprile 1914, i 12 membri superstiti dell’equipaggio che erano sopravvissuti furono tratti in salvo dal peschereccio King & Winge, che si diresse su indicazione di Robert Bartlett verso l’isola di Wrangel.
Sorte analoga a quella del Karluk spettò anche all’imbarcazione Čeljuskin. Nel 1933, nel tentativo di dimostrare che il Passaggio a nord-est poteva essere effettuato nel corso di una sola stagione di navigazione, il governo sovietico fece salpare da Murmansk un equipaggio di 111 membri a bordo della nave a vapore Čeljuskin per tentare la traversata. Nonostante l’ottimismo di tutti l’imbarcazione, capitanata da Vladimir Voronin e Otto Schmidt, rimase intrappolata nei ghiacci nel Mare dei Ciukci poco dopo la sua partenza e affondò il 13 febbraio 1934 nei pressi dell’isola di Kolyuchin, dopo essere andata per alcuni mesi alla deriva spinta dai ghiacci. Nonostante la nave fosse andata persa tutti e 111 i membri dell’equipaggio furono tratti in salvo in un’eroica impresa aerea alla quale parteciparono numerosi piloti sovietici. Per la spedizione artica e per le operazioni di soccorso sia i comandanti Vladimir Voronin e Otto Schmidt sia gli aviatori che parteciparono ai soccorsi furono dichiarati eroi dell’Unione Sovietica.
Di seguito ci furono altri tentativi di attraversare il Mare dei Ciukci molti dei quali però fallirono ancora prima di raggiungere lo stretto di Bering a causa delle pessime condizioni climatiche di queste aree.
Infine nel settembre del 2006 dopo diversi tentativi furono individuati i resti dell’imbarcazione Čeljuskin dalla spedizione russa Čeljuskin-70..
Fauna
Il mammifero più grande ad abitare le aree limitrofe al Mare dei Ciukci è l’orso polare artico. Di fatto la popolazioni di orsi che vive in queste zone è una delle 5 popolazioni geneticamente distinte di orsi polari.
Risorse petrolifere
I fondali del Mare dei Ciukci sono ricchi di riserve di petrolio e gas naturale che vengono stimate nell’equivalemte di 30 miliardi di barrel. A causa di tali ricchezze diverse compagnie petrolifere hanno tentato di acquisire i diritti di estrazione. Il 6 febbraio 2008 il governo statunitense ha indetto un’asta per la vendita di tali diritti a partire dal prezzo di 2,6 miliardi di dollari. Nonostante l’ingente somma incassata dal governo statunitense molte associazioni ambientaliste hanno pesantemente criticato la decisione del governo statunitense di concedere tali diritti.