La mandibola è un osso impari dello splancnocranio; è l’unico osso provvisto di un’articolazione mobile della faccia, ed è composta da un “corpo” e due “rami”.
Il corpo ha una forma di ferro di cavallo ed è delimitato da due margini: il margine inferiore, che parte dall’angolo della mandibola e termina sull’incisura mentoniera, ed il margine superiore, che è costituito dal processo alveolare (cioè l’insieme dei fori nei quali sono inserite le radici dei denti inferiori). Le radici dei denti creano sul corpo della mandibola dei rilievi verticali detti Juga alveolaria, visibili soprattutto all’altezza degli incisivi e dei canini. Sempre sul corpo, in corrispondenza del secondo premolare, si notano i fori mentonieri. Dal corpo si diramano le branche montanti o rami della mandibola, che hanno una forma quadrangolare, formano con il corpo un angolo di circa 115° e terminano in due apofisi o processi (protuberanze): quella posteriore, di forma sferica, detta condilo, si va ad articolare nella cavità glenoidea del temporale, mentre quella anteriore, di forma triangolare, è detta coronoidea. Su quest’ultima si inserisce il tendine del muscolo temporale, muscolo elevatore della mandibola. Tra le due apofisi si trova una incisura detta sigmoidea. La faccia interna della mandibola, più rugosa, presenta poco al di sopra del margine inferiore la linea miloioidea che percorre tutto il corpo della mandibola stessa e serve per l’inserzione del muscolo miloioideo. Sui rami, all’incirca al centro di questi, si trova invece la spina di Spix, una protuberanza ossea che protegge il forame mandibolare. Sempre sulla faccia interna, all’altezza del mento, si trova il processo digastrico, una fossetta sulla quale si inserisce il muscolo digastrico (muscolo abbassatore della mandibola) e le apofisi geni delle protuberanze ossee, sulle quali si inseriscono i muscoli genioioidei e genioglossi..