Le guance sono formazioni muscolo membranose tese tra il mascellare e la mandibola tese a formare, in continuità con le labbra, la parete laterale del vestibolo.
Conformazione delle guance
Presentano una superficie esterna o cutanea e una interna o mucosa, entrambe di forma irregolarmente quadrilatera e di differente estensione. La superficie esterna,più estesa dell’interna, ha limiti segnati convenzionalmente:
Cranialmente da un piano passante per il pavimento della cavità orbitaria
Caudalmente da un piano passante per il margine inferiore del corpo della mandibola
Posteriormente da un piano tangente al margine posteriore del ramo della mandibola
Anteriormente da un piano passante per l’ala del naso e per la commissura labiale
La superficie interna presenta limiti più netti:
Cranialmente e caudalmente è delimitata dai fornici vestibolari
Posteriormente da una plica verticale, la plica pterigopalatina corrispondente al rilievo del rafe pterigopalatino
Anteriormente non sono individuabili limiti di demarcazione delle labbra
Sulla superficie interna, in prossimità della commissura labiale, sono a volte osservabili i corpuscoli di Fordyce, piccoli rilievi giallastri che non sono altro che ghiandole sebacee ectopiche.
Struttura delle Guance
Nello spessore delle guance si distinguono un piano cutaneo, uno sottocutaneo, uno muscolare aponeurotico e uno mucoso.
La cute è riccamente vascolarizzata e fornita di molte ghiandole sebacee e sudoripare
Il sottocute è costituito da uno strato cellulo – adiposo di spessore variabile in rapporto con l’età, allo stato di nutrizione, e alla sede considerata (più spesso al centro e posteriormente che anteriormente). Nel suo contesto si osservano le estremità di alcuni muscoli mimici come il muscolo risorio, il quadrato del labbro superiore, lo zigomatico e il platisma; vi decorrono inoltri diversi vasi e tronchi nervosi
Il piano muscolo – aponeurotico è costituito dal muscolo buccinatore e dalla sua aponeurosi, è un muscolo mimico che contra rapporti con la cute ed è saldamente adeso alla sottostante mucosa; è attraversato dal dotto parotideo e da alcuni rami del nervo buccale. A tale muscolo la guancia deve la sua tonicità, importante per evitare il ristagno del cibo durante la masticazione.
La mucosa è composta da epitelio pavimentoso stratificato non cheratinizzato di spessore di circa 0,5mm, la tonaca propria è ricca di fibre collagene elastiche con papille basse e irregolari in cui sono intercalate ghiandole salivari minori. Tale tonaca è saldamente adesa alla fascia del muscolo buccinatore senza l’interposizione di una sottomucosa..
Vasi e nervi delle guance
La vascolarizzazione arteriosa è garantita dall’arteria facciale (per il settore antero – superiore), dall’arteria infraorbitaria (regione postero – superiore) e dalla buccale, (per la mucosa della guancia); mentre il drenaggio venoso avviene attraverso la vena facciale anteriore e la vena retromandibolare. L’innervazione motoria è fornita dal ramo buccale inferiore della branca cervicofacciale, che origina dal nervo facciale, mentre la sensibilità generale è raccolta dal nervo trigemino attraverso i suoi rami buccale, infraorbitario e il ramo inferiore del nervo auricolo – temporale.
Note di anatomia funzionale
Sotto il profilo funzionale le guance, oltre a partecipare alla maggior parte delle funzioni svolte dalle labbra, svolgono un proprio ruolo nel processo di masticazione intervenendo nella fase di triturazione degli alimenti solidi attraverso una spinta continua di questi verso le arcate dentarie. Nei casi di paresi del facciale le guance perdono la loro mobilità, diventano flaccide e in conseguenza durante la masticazione a livello alveolare c’è ristagno di cibo o di saliva; si osservano inoltre variazioni della fisionomia del soggetto.