George Hébert (1875-1957) ha esercitato una grande influenza sullo sviluppo dell’educazione fisica in Francia. Hébert fu un ex ufficiale di marina, viaggiò in tutto il mondo durante prima guerra mondiale e rimase colpito dalle capacità e dalle abilità fisiche delle popolazioni indigene dell’Africa e di altri territori:
“I loro corpi sono erano splendidi, flessibili, agili, abili, resistenti eppure non avevano istruttori di Ginnastica, ma solo la loro vita immersa nella Natura”. – G. Hébert
Nel 1902, Hébert rimase nella città di Saint-Pierre in Martinica, quando la città cadde vittima di un catastrofica eruzione vulcanica Hébert eroicamente coordino’ la fuga e il soccorso di circa 700 persone coinvolte da questa catastrofe. Questa esperienza ha avuto un profondo effetto su di lui e rafforzato la sua convinzione che le abilità atletiche hanno bisogno di essere combinate con coraggio e altruismo. Egli ha infine sviluppato questa etica nel suo motto:
“Etre fort pour être utile” – “Essere forte, per essere utile.”
Tornando in Francia, Hébert divenne un insegnante di educazione fisica presso il Collegio di Reims, dove ha cominciato a definire i principi del proprio sistema di educazione fisica ed a creare apparecchi ed esercizi per insegnare il suo “metodo naturale”. ed assieme all’ “allenamento naturale” osservato in Africa è stato ispirato dalla classica rappresentazione statuaria del corpo umano nella cultura greco-romana e dalle idee della ginnastica greca.
Hébert respinse la schizzofrenia della ginnastica correttiva e del popolare Metodo svedese di cultura fisica, che a lui non sembrava in grado di sviluppare l’armonia del corpo umano e, in particolare, in grado di preparare i suoi studenti con i “requisiti morali” indicati per la vita.
Allo stesso modo, Hébert crebbe concentrandosi sulla competizioni e le prestazioni che facevano differire lo sport agonistico dall’educazione fisica, sia dal punto di vista fisiologico sia da quello morale.
Corpo, mente e spirito:
Per George Hébert, influenzato dal “buon selvaggio” (del filosofo e pedagogista Jean-Jacques Rousseau, il quale riteneva che solo l’osservazione della natura potrebbe condurre le persone al vero metodo di sviluppo fisico) scrisse:
“L’obiettivo finale dell’educazione fisica è quello di rendere forte l’essere umano.
Nel senso puramente fisico il metodo naturale promuove le qualità di resistenza organica, muscolare e di velocità, utili per essere in grado di camminare, correre, saltare, spostarsi sui quattro arti, arrampicare, camminare in equilibrio, lanciare, sollevare pesi , difendersi e nuotare.
Nel senso più energico e coraggioso, il sistema consiste nel avere sufficiente energia, volontà, coraggio, freddezza, determinazione.
Nel senso morale l’istruzione, elevando le emozioni, le dirige e mantiene in maniera utile e vantaggiosa.
Il vero “metodo naturale”, nel senso più ampio del termine, deve essere considerato come il risultato di queste tre forze particolari: è fisico, morale e virile in sintesi. Esso non risiede solo nei muscoli e nel fiato ma soprattutto nell “energia” utilizzata, nella volontà che lo dirige e nelle sensazioni che lo guidano. ”
Hébert definì i principi guida e le norme fondamentali del metodo naturale come:
1) La continuità del lavoro.
2) Lavoro in contrasto con alternanza di sforzo.
3) Gradazioni di intensità di lavoro.
4) Iniziale riscaldamento e defaticamento finale.
5) Dosaggio della quantità di lavoro, e individuazione di questo dosaggio.
6) Adeguamento del ritmo.
7) Adeguamenti delle durate.
8) Flessibilità del lavoro.
9) Atteggiamento corretto e completa attenzione alla respirazione.
10) Completa libertà di azione di ciascun partecipante, anche nel lavoro collettivo.
11) Lavoro cronometrato.
12) Miglioramento delle tecniche di esecuzione.
13) Ricerca e la correzione dei punti deboli.
14) Lavoro in uno stato di naturalità/nudità. Temprarsi con il maltempo.
15) La libera manifestazione di gioia deve essere incoraggiata. Come cantare e piangere.
16) Allenamento duro e coltivazione di energia e coraggio.
17) Moralizzazione e coltivazione di nobili sentimenti.
18) Emulazione
Per quanto riguarda lo sviluppo della “qualità virile”, questo si ottiene attraverso l’esecuzione di alcuni esercizi difficili o pericolosi che richiedono lo sviluppo di queste diverse attitudini, per esempio: cercare di controllare la paura di cadere, di saltare, di arrampicarsi, di immergersi, di camminare su una superficie instabile, ecc.
L’Eredità di Hébert:
L’insegnamento di George Hébert ha continuato ad espandersi tra e durante le due guerre, diventando la normale educazione fisica del sistema militare francese e che influenza sia la tedesca Turnverein ( “ginnastica di movimento”) che lo sport anglo-sassone.
Hébert E’ stato anche un precoce sostenitore dei benifici dell’allenamento per le donne. Nel suo lavoro “Muscle and Plastic Beauty”, che apparve nel 1921, Hébert ha criticato non solo la moda ma anche l’inattività fisica imposta alle donne da parte della società europea contemporanea. “Seguendo il metodo naturale di sintesi fisica, energetica e di sviluppo morale” , scrisse, “le donne potrebbero sviluppare fiducia in se stesse, forza di volontà e capacità atletiche esattamente come i loro omologhi maschi.”
Hébert ha scritto diversi libri e documenti sul metodo naturale. Una delle sue teorie predilete è di particolare interesse per lo sviluppo di Parkour:
“Il metodo naturale è composto da una sessione di esercizi appartenenti ai dieci gruppi fondamentali; camminare, correre, saltare, quadrupedia , arrampicata, equilibrismo, lancio, sollevamento, la difesa e il nuoto.”
Una sessione di formazione consiste, quindi, in esercizi all’aperto – “un percorso di una certa lunghezza (da poche centinaia di metri a diversi chilometri), durante i quali si cammina, si corre, si salta , si avanza in quadrupedia, ci si arrampica , si passeggia in equilibrio instabile, si solleva e si trasporta, si lancia, si combatte e si nuota “.
Questo allenamento può essere effettuato in due modi:
1) Modo naturale o spontaneo, vale a dire, su un percorso non specificato attraverso la campagna.
2) Modo artificiale, cioè all’interno di un ambiente appositamente progettato.
Tutti gli esercizi possono essere effettuati mentre si avanza attraverso questo ambiente.
Infine, la sessione può durare da 20 a 60 minuti.
“Le Parcour”:
Così Hébert è stato tra i primi fautori del “Parcour” o “corsa a ostacoli di formazione fisica”, che ora è preparazione standard in campo militare e ha portato allo sviluppo di percorsi di fitness civile e corsi di autostima. Infatti corsi di allenamento nei boschi con equilibrio su travi, scale, funi e altalene sono ancora spesso descritti come corsi di “Hebertism” o “Hebertisme” sia in Europa che in Nord America. Questo si può anche notare osservando le attrezzature per “giochi di avventura” raffigurate nei disegni originali dei primi anni del 1900 eseguiti da Hébert.
Come un ex marinaio, Hébert avrebbe modellato alcune delle sue “stazioni” sugli ostacoli che si trovano sul ponte di una nave; è stato anche un forte fautore della “naturale” o spontanea formazione di Parcour in ambienti non progettati .
L’anno 1955 ha segnato il cinquantesimo compleanno del metodo naturale e Hébert è stato nominato Comandante della Legione d’Onore dal governo francese in riconoscimento dei suoi numerosi servizi nel suo paese.
Nel 1957 George Hébert, vittima di una paralisi generale, coltiva l’ammirazione del suo entourage reimparando come camminare, parlare e scrivere. Egli ci ha lasciato il 2 Agosto dello stesso anno, ma la sua eredità rimane.
Ci sono ancora scuole e palestre di tutta Europa che promuovono il “Metodo naturale di preparazione fisica”, alcune mantenendo fedele l’elaborazione del “parcours” nell’ambiente naturale.
Più di recente, la confluenza degli insegnamenti di Hébert con le arti marziali ha influenzato lo sviluppo di “Le Parkour” inteso come “arte del movimento” nel modo in cui lo conosciamo oggi.