Un lago è una grande massa per lo più d’acqua dolce raccolta nelle cavità terrestri. I laghi di grosse dimensioni sono alle volte chiamati “mari interni”, mentre talvolta i piccoli mari sono chiamati laghi. Due esempi sono: il Grande Lago Salato ed il Mar Morto.
Tipologie
In realtà ci sono differenti tipi di laghi:
laghi di superficie (comunemente chiamati soltanto laghi)
laghi sotterranei
laghi stagionali, un esempio di lago stagionale è il lago Eyre in Australia che è riempito quando le piogge stagionali sono abbondanti
laghi subglaciali, un esempio di lago subglaciale è il lago Vostok che si trova sotto i ghiacci dell’Antartide
Lago proglaciale
Origine dei laghi
Una classificazione dei laghi viene fatta in base al tipo di evento geologico responsabile alla loro formazione.
endoreici, come il Mar Caspio o il Lago d’Aral senza emissari;
tettonici, dovuti allo sprofondamento di tratti della superficie terrestre, come il Tanganica, il Malawi e il Vittoria;
vulcanici
craterici come il Lago Albano o il Lago di Nemi;
di caldera come il Lago di Bolsena o il Lago di Bracciano;
alluvionali, quando un corso d’acqua, ad es. il Brenta trova dei depositi alluvionali sul proprio corso, creando così il Lago di Levico e il Lago di Caldonazzo;
glaciali, dovuti alla erosione da parte di lingue glaciali, come i laghi della zona prealpina, ad es. i Cento Laghi;
morenici, quando la contropendenza è dovuta ad un deposito morenico di un fronte glaciale, come nel Canavese il Lago di Candia o quello di Viverone;
carsici
superficiali, in corrispondenza di doline e spesso molto piccoli;
sotterranei, entro grotte, spesso collegate fra di loro da sifoni;
di sbarramento naturale di un corso d’acqua, entro una valle, ad opera di frane di grandi dimensioni, un esempio è il Lago di Alleghe;
costieri, situati nelle estreme vicinanze della costa e spesso composti d’acqua salmastra (es. il lago di Varano e il lago di Lesina)
lacustri, ovvero specchi d’acqua o veri e propri laghi non molto grandi contenuti in un’isola a sua volta inserita in un altro lago, come il lago Manitou, che è il più grande rappresentante di questo genere;
artificiali, dovuti alle opere costruite dall’uomo, spesso dighe per la produzione di energia elettrica, per es. il Lago di Corbara.
In regioni aride sottoposte ad intense piogge stagionali, viene utilizzato in geomorfologia il termine laghi effimeri per indicare depressioni poco profonde riempite dagli apporti meteorici durante la stagione piovosa e sottoposti a rapido essiccamento per l’intensa evaporazione durante la stagione arida. L’evaporazione delle acque meteoriche provoca la concentrazione e la deposizione progressiva dei sali(nell’ordine: carbonati, solfati e cloruri), dando origine a depositi evaporitici in forma di croste superficiali e noduli.
Fine dei laghi
La maggior parte dei laghi ha una vita relativamente breve (su scala geologica) in quanto vengono cancellati da due fenomeni:
l’interramento dovuto alla sedimentazione in corrispondenza degli immissari, dovuta all’improvviso calo della velocità della corrente;
l’erosione della soglia (punto più basso del bordo della conca lacustre) ad opera dell’emissario.
A questi, per i laghi con sponde basse e clima adatto, si aggiunge l’interramento dovuto allo sviluppo di canneti ed altra vegetazione di riva. Un esempio di questo fenomeno è il Lago Trasimeno.
Equilibrio idrico
I laghi sono solitamente alimentati da fiumi (detti immissari) , da sorgenti , da ghiacciai oppure da piogge, e questo influisce sulla salinità e acidità dell’acqua. L’acqua defluisce naturalmente dai laghi tramite fiumi (detti emissari) ed evaporazione.
I laghi sono una grossa riserva di acqua dolce utilizzate dall’uomo per l’irrigazione dei campi, come fonte di acqua potabile ed in alcuni casi anche per produrre energia elettrica.
Le correnti d’acqua
L’acqua nei laghi non è ferma, come spesso erroneamente si pensa: oltre alle correnti derivanti dalla presenza di immissari ed emissari (anche sotterranei), possono formarsi dei gorghi o delle onde dovute a varie cause, tra le quali l’azione del vento sulla superficie. Inoltre i laghi sono soggetti ad una serie di movimenti, detti sesse, veri e propri spostamenti periodici di acqua da una parte all’altra del bacino, osservabili come veri e propri dislivelli tra una parte e l’altra della costa. Nel Lago di Bolsena sono state registrate sesse anche di 50 cm.
Proprietà termiche dei laghi
Le proprietà termiche di un lago sono il fattore fisico più importante del determinare il ciclo annuale e giornaliero di un lago, queste influenzano le caratteristiche chimiche delle acque ed in ultima analisi l’ecologia degli organismi costituenti l’ecosistema lacustre.
La principale fonte di calore di un lago è la radiazione solare che cede calore venendo assorbita dall’acqua. L’acqua però ha una scarsa tendenza a cedere calore per diffusione molecolare, motivo per cui solo lo strato superficiale (nell’ordine di alcuni metri) risulta influenzato dalla temperatura esterna, e viene chiamato epilimnio. Nello strato immediatamente sottostante all’epilimnio la temperatura varia rapidamente con la profondità, esso viene chiamato metalimnio. Segue poi, se il lago è abbastanza profondo, uno strato in cui la temperatura si mantiene costante intorno ai 4 °C, questo strato è detto ipolimnio.
A differenza della maggior parte delle sostanze, la cui densità aumenta al diminuire della temperatura e quindi la densità della sostanza allo stato solido è maggiore della densità dello stato liquido, l’acqua ha un comportamento diverso: il massimo di densità si ha alla temperatura di 4 °C, tanto è vero che lo stato solido dell’acqua, ovvero il ghiaccio, galleggia. Per questo motivo l’acqua alla temperatura di 4 °C essendo la più densa e pesante, si trova nello strato più profondo. Un tipico lago profondo della zona temperata in estate avrà nell’epilimnio una temperatura alta con acque poco dense, che galleggiano sullo strato ipolimnico più denso e freddo, separate da un sottile strato metalimnico. Questo profilo di densità, determinato dalla differente temperatura, impedisce alle acque dei vari strati di mescolarsi fra loro (stratificazione termica), limitando gli scambi di sostanze disciolte e particellate. In inverno, se la temperatura delle acque superficiali scende al disotto dei 4 °C, arrivando a formare del ghiaccio, si avrà una stratificazione termica inversa, con l’epilimnio più freddo, ma comunque più leggero per via dell’anomalia della curva di densità, che galleggia su un ipolimnio più caldo ma più pesante. Tra le due situazioni sopra descritte intercorrono tipicamente due fasi dette di piena circolazione (olomissi), in primavera ed in autunno, in cui tutta la colonna d’acqua si trova a 4 °C, e nelle quali scompare la stratificazione termica, in queste condizioni il vento può innescare un rimescolamento completo delle acque.
Al variare delle condizioni climatiche e della profondità del corpo lacustre i cicli annuali e giornalieri di laghi diversi differiscono notevolmente, si distinguono quindi:
Laghi olomittici, presentano almeno una fase di piena circolazione
Laghi dimittici, due fasi di piena circolazione (tipicamente i laghi delle zone temperate)
Laghi monomittici, una sola fase di piena circolazione (tipicamente i laghi sub-polari ed i laghi sub-tropicali)
Laghi meromittici, privi di una fase di piena circolazione (con stratificazione perenne dovuta al profilo della temperatura e/o all’eccesso di sali dissolti nella acque, aumentandone così la densità, sul fondo)
Laghi oligomittici, con fasi di piena circolazione non regolari negli anni.
Attività sportive
Nei laghi, oltre alla pesca, vengono praticate numerose attività sportive, tra le quali il canottaggio, la vela, il windsurf e le immersioni subacquee. Piuttosto diffusa la balneazione estiva, anche se i laghi rappresentano un pericolo mediamente più alto rispetto alle coste marittime, per diversi motivi: l’acqua è più fredda, possono essere presenti correnti o vortici inaspettati, sono spesso senza sorveglianza, non c’è un bagnino né alcun attrezzo di salvataggio.
Record e disposizioni
I laghi più estesi superficialmente, raggruppati per continente di appartenenza, sono:
Africa – Lago Vittoria, il secondo lago d’acqua dolce della Terra per estensione. È uno dei Grandi Laghi africani.
Antartide – Lago Vostok (subglaciale).
Asia – Mar Caspio, il più esteso della Terra.
Australia – Lago Eyre.
Europa – Lago Ladoga, seguito dal Lago Onega, entrambi situati nella Russia nord-occidentale.
Nord America – Lago Superiore, il più grande lago d’acqua dolce della Terra per estensione.
Sud America – Lago Titicaca, il lago navigabile che si trova a maggior quota sulla Terra, posto a 3.821 m sul livello del mare.
Nota: il Lago di Maracaibo può essere considerato il lago più esteso del Sud America. Tuttavia giace sul livello del mare, in cui sfocia con un’apertura relativamente estesa, pertanto è meglio descritto come una baia-estuario, anche se è di acque dolci e salmastre.
Quello avente il maggior volume d’acqua, è il lago Baikal in Siberia.
Il lago più profondo d’Europa è Hornindalsvatnet in Norvegia (contea di Sogn og Fjordane). Areale: 50.42 km² e profondità: 514 m.
Più del 60% dei laghi di superficie sono situati in Canada.
La Finlandia è conosciuta come la terra dei mille laghi, mentre il Minnesota è conosciuta come la terra dei diecimila laghi.